Brasile, 2000
95 min.
Regia: Ruy Guerra
Sceneggiatura: Ruy Guerra dall’omonimo romanzo di Chico
Buarque
Fotografia: Marcelo Durst
Musica: Egberto Gismonti
Cast: Jorge Perrugoría, Bianca Byington, Leonor Arocha,
Tonico Oliveira, Xando Graça, Susana Ribeiro, Ataíde Arcoverde, Aurora
Basnuevo, Cândido Damm, Manuel Romero, José Antônio Rodriguez, Verônica Lynn
Estorvo è la
cronaca di una paranoia. La racconta in prima persona, con la precisione
oggettiva e la capacità elencatoria dei folli il protagonista di cui, a poco a
poco, scopriremo attraverso un tormentoso vagabondaggio una discreta parte
della sua esistenza.
In un breve e vorticoso giro di ore, di notti, di giorni, da quando, come un allarme, un misterioso visitatore suona il campanello che innesca la paranoia e il senso di persecuzione, la peregrinazione del protagonista lo condurrà in una serie di contatti con le persone care dettati unicamente da un grossolano istinto di sopravvivenza, piuttosto che dagli affetti veri e propri.
In un breve e vorticoso giro di ore, di notti, di giorni, da quando, come un allarme, un misterioso visitatore suona il campanello che innesca la paranoia e il senso di persecuzione, la peregrinazione del protagonista lo condurrà in una serie di contatti con le persone care dettati unicamente da un grossolano istinto di sopravvivenza, piuttosto che dagli affetti veri e propri.
Il protagonista si sposta in un mondo privo di senso morale,
malato; la città dove la storia è ambientata, e che potrebbe essere Rio de Janeiro così come qualsiasi altra
metropoli degradata, si specchia con esattezza nel personaggio principale e
nell’onirica sfilata di maschere chiamate a far da cassa di risonanza del
deterioramento: bambini senza più innocenza, un vecchio maniaco, soggetti da
cronaca nera, gente del bel mondo e senza scrupoli. L'autore evita di prendere
partito pro o contro il personaggio, non lo ammanta né di fascino né lo
deplora, ma si limita a fargli percorrere un certo cammino come a volte fanno i bambini pungolando una formica o uno scarafaggio.
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