Portogallo, 2010
18 min.
Regia: Ivo M. Ferreira
Un uomo percorre le vie di una città straniera alla ricerca
di un amico che ha vissuto lì quindici anni prima. Ripercorre i suoi passi
basandosi sulle lettere che questi gli aveva inviato, provando a ricostruire la
sua assenza tramite esigue e vaghe informazioni
in un ritratto particolare e suggestivo di un incontro tra uno sguardo e una città. L’uomo rincorre nel presente le tracce opache che lo straniero ha lasciato nel suo passato in un’ipnotica e irrisolvibile ricerca delineata dal senso di estraneità nei confronti di se stessi - confine appartenente da tempo alla cultura occidentale - dal movimento perpetuo, dalla ri-creazione di una nuova assenza.
in un ritratto particolare e suggestivo di un incontro tra uno sguardo e una città. L’uomo rincorre nel presente le tracce opache che lo straniero ha lasciato nel suo passato in un’ipnotica e irrisolvibile ricerca delineata dal senso di estraneità nei confronti di se stessi - confine appartenente da tempo alla cultura occidentale - dal movimento perpetuo, dalla ri-creazione di una nuova assenza.
A ben vedere che cosa
abbiamo prodotto di più originale, di più specifico di quest’idea del niente, dell’assenza?
Si tratta in fondo della nostra produzione culturale più evidente. È proprio
questa assenza che io desideravo interrogare, dove era questo vuoto? Mi misi
dunque alla ricerca.
Paul Virilio
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