Francia, 1961
18 min.
Regia di Adonis Kyrou
In quella che possiamo definire la
oramai centennale scomposizione dell’informe materia del cinema surrealista Adonis Kyrou occupa un posto di assoluto
rilievo e anche di totale eccentricità. Attivo in Francia, è stato uno dei più
attenti critici cinematografici, pubblicando anche saggi di notevole rilevanza:
da Le Surréalisme au cinéma del 1952
ad Amour, érotisme et cinéma del
1957. Passa dietro la macchina da presa nel 1957 per un paio di documentari, tra
cui, nel 1958, Le palais idéal, sul
palazzo interamente costruito da Ferdinand
Cheval e che rappresenta un capolavoro assoluto dell’architettura fantastica
e visionaria e per alcuni cortometraggi, tra cui si segnala La Chevelure del 1961, pregevole
adattamento dell'omonimo racconto di Guy
de Maupassant che vede Michel Piccoli
nei panni di un ricco e raffinato individuo, appassionato di vecchi oggetti che
acquista un mobile antico dal quale si sente inesorabilmente attratto. In uno
spazio nascosto troverà qualcosa che cambierà radicalmente la natura delle sue
ossessioni o meglio, per dirla con le parole del regista stesso rimarrà vittima dell’esplosione del
meraviglioso…
Il fantastico senza meraviglioso lo lascio volentieri ai curati, a
Cocteau (sic! n.d.r.) e alle riviste
del grande spettacolo. Io non prendo gli ostensori per lanterne e non vado in
estasi davanti a ogni vampiro e ogni apparizione. […] Il meraviglioso esplode
per terra. I maghi dei paesi selvaggi e gli alchimisti attingono al
meraviglioso quando distruggono (spesso senza volerlo) ogni idea di dio, di
potere supremo, di forze extraterrestri, di peccato.
Adonis Kyrou
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