Austria, 1999
10 min.
Scritto e diretto da Peter Tscherkassky
Una giovane donna entra in un’anonima casa di periferia in piena
notte; chiusa la porta avviene la fatale rottura, gli spazi si richiudono e si
riavvolgono frantumandosi attraverso lo schermo, qualsiasi parvenza di narrazione
cinematografica è sopraffatta e travolta, lasciando effuse infinite schegge di un
linguaggio cinematografico del tutto singolare. Si tratta di Outerspace di Peter
Tscherkassky, l’avaguardista della
celluloide, il cineasta austriaco che tramite la sua modalità di lavoro fieramente
analogica riconcilia il termine avanguardia con il suo romantico sentore
anacronistico.