Szürkület aka Twilight
Ungheria,
1990
95 min.
Regia: György Fehér
Sceneggiatura: Friedrich Dürrenmatt, György Fehér
Fotografia: Miklós Gurbán
Cast: Péter Haumann , János Derzsi, Judit Pogány, Kati
Lázár, István Lénárt , Gyula Pauer , Miklós Székely B., László Németh, István
Fogarasi , Pál Hetényi , Zsuzsa Erdõsi, József Pethõ, Erzsébet Nagy, Mónika
Varga
Il corpo di una bambina di otto anni viene trovato in un
bosco, l'unico sospettato, un venditore ambulante, si suicida dopo un lungo ed
estenuante interrogatorio, l’ispettore che per puro caso si ritrova
nell’indagine ne diviene talmente ossessionato da continuare a indagare anche
quando il caso gli viene tolto. Basterebbero probabilmente da sole le
credenziali di György Fehér -
produttore di Sátántangó e
dialoghista per Werckmeister harmóniák
- per suscitare interesse nei confronti di questa pellicola, ma non ci si può
fermare qui perché Szürkület è un
film indimenticabile e importante. Al Reykjavík
International Film Festival, il regista Benedek
Fliegauf, uno dei nomi di spicco della nuova cinematografia ungherese,
introducendone la proiezione ha paragonato l'esperienza di guardare Szürkület
all'ascolto dei canti delle balene, per l'uso ipnotico del suono pervasivo e
del bianco e nero distintivo dell'opera di Fehér.
Il
film è tratto da Das Versprechen (La
promessa) di Friedrich Dürrenmatt
anche se l’impressione è quella di una profonda alterazione rispetto al
romanzo, non tanto per il finale differente e meno rassicurante del libro, ma
soprattutto per l’utilizzo che il regista fa della storia abbozzandola e
privandola della sua stessa funzione narrativa, mutandola in una cornice o,
meglio, un filo conduttore che connette le varie sequenze creando una suite
visiva, un onirico percorso di straordinaria eleganza attraverso i territori
oscuri dell'animo umano o come ha scritto qualcuno: György Fehér riesce a narrare una storia noir/poliziesca
trasmettendocela per capillarità: l'umidità ripresa ti aderisce alle ossa e
parla di Male panico, ossessione, ineluttabilità, sconfitta (personale ed
universale insieme). Parla di Caos.
Nessun commento:
Posta un commento