Spagna, 1955
21 min.
Di José Val del Omar
Terzo cortometraggio di José Val del Omar che assieme a Acariño galaico (De barro) e Fuego en Castilla completa il Triptico Elemental de España.
Un gioco esplosivo d’una brutale e profonda passione; un
urlo silenzioso che realizza l’evocazione mistica degli incubi della Spagna.
Ricorda Tierra sin pan di Buñuel, quel riuscire a trasmettere un’ansia
e un’angoscia indecifrabili.
Amos Vogel
– Film as a Subversive Art
È come se Schönberg agguantasse una videocamera portandoci alla scoperta dell’atonalità
nel cinema. Dipingendo il paesaggio spirituale di un popolo attraverso le immagini
tangibili della natura; giocando con l'acqua, la polvere e le nuvole, la luce e
le ombre, la quiete e un silenzio apocalittici. Scuotendo lo spettatore obliquamente
con immagini di un'espressività esplosiva. Pare quasi di scorgere le
fantasmagoriche visioni di Goya in cui tangibili appaiono la santità e
l’abominio del mondo, dove il caos incombe dietro la posticcia facciata
dell’ordine.
Konrad Haemmerling - Der Tagesspiegel
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