Lesorub aka Woodcutter
Russia, 1985
9 min.
Di Evgeny Yufit
Oleysya Turkina racconta che il Necrorealismo emerse a Leningrado nei primi anni ottanta
parallelamente a quella fase dell’Unione Sovietica che seguì la morte di Leonid Brežnev definita come epoca della stagnazione. Il regime
agonizzante alimentava il nuovo movimento, il quale ridicolizzava uno dei
pilastri dell’ideologia sovietica: l'immortalità... Si trattava di un gruppo molto
giovane, sfrontatamente punk, comprendente poeti, musicisti, artisti in genere, ma anche
partecipanti casuali che gironzolavano per le strade di Leningrado come un
branco di cani selvatici. Simulavano risse in edifici abbandonati, nei treni o
facevano precipitare al suolo dai tetti degli edifici tra passanti sgomenti i
manichini utilizzati nelle indagini forensi.
Evgeny Yufit ne era
l’indiscusso capobranco e molto dello spirito selvaggio che caratterizzava queste
azioni confluii nei suoi primi cortometraggi. Lesorub è il secondo corto girato dal regista russo nel 1985, pare
in un solo giorno, conserva molta della spontaneità e dell’energia del movimento
in un sfrenato fantasticare sul tema del suicidio, lavoro lacero e sgranato che
accrebbe all’epoca la reputazione di Yufit
come l’autore più intransigente dell’underground cinematografico russo.
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