Zirneklis aka The spider
Lettonia, 1991
90 min.
Regia: Vasili Mass
Sceneggiatura: Vladimir Kaijaks
Cast: Romualds Ancans, Aurelija Anuzhite, Saulius Balandis,
Liubomiras Lauciavicius, Mirdza Martinsone, Algirdas Paulavicius
Vita, una giovane
ragazza inquadrata in una rigida routine fatta di casa, scuola, amici e prove
del coro della chiesa viene scelta da Albert, un pittore locale, come modella
per un affresco raffigurante la Vergine Maria. Giunta nello studio dell’artista
la ragazza viene profondamente turbata dall’atmosfera di fosca sensualità che
la circonda, comincia a essere tormentata da allucinazioni e da spaventosi
incubi in cui un ragno gigantesco tenta di violentarla. Di comune accordo con
la madre decide di concedersi un po’ di riposo ospite da alcuni parenti su di
un’isola del mar Baltico nella speranza che questi raccapriccianti sogni
possano finalmente cessare.
Zirneklis è un
film che coinvolge attraverso una considerevole varietà di risorse visive e in
particolare, e non potrebbe essere altrimenti in una pellicola del genere, nelle
sue cupe sequenze oniriche. Meno efficace è la componente filosofica che ha comunque il pregio d’essere solo abbozzata
sottraendosi a una verbosità che avrebbe ridotto notevolmente l’efficacia della
pellicola e snaturato l’atmosfera di magica sospensione che Vasili Mass riesce gradualmente a
costruire su di un tema certo non nuovo – non si può non pensare a Valerie a
týden divů (anche se siamo alquanto distanti dallo straordinario film di Jireš)
o ad alcune atmosfere care a Borowczyk - ma riorganizzato in una singolare mistura
di atmosfere visionarie e allucinate.
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