Acariño Galaico (De Barro)
Spagna, 1961/1981-82
25 min.
Di José Val del Omar
José Val del Omar muore in un incidente d’auto nel 1982, lasciando in
sospeso Acariño galaico oltre a tutta
una serie di progetti e materiali girati nel corso degli anni sui tre elementi
- l’acqua di Granada, il fuoco della Castiglia, la terra della Galizia - con
l’intenzione poi di realizzare un quarto film che fungesse da vertice e vortice di questo Trittico elementare di Spagna. Gli
esperimenti filmici di Val del Omar e gli innumerevoli frammenti audio e video
(Vibración de Granada, Tríptico elemental
de España, Variaciones sobre una granada, le sequenze montate
intuitivamente da Eugeni Bonet, suo amico e collega, in Tira al agua tu reloj,
tra gli altri) mirano ad ampliare le frontiere della sensazione ottica
utilizzando tutta una serie di diverse tecniche sperimentali come la Diafonia,
la Picto-Luminica Audio-Tattile, la Laserfonia.
Il cineasta andaluso ostruisce e mette a punto i suoi
strumenti di espressione artistica, tra tutti la Truca, un complesso di
proiettori cinematografici e di diapositive di diverso formato, filtri e
artefatti ottici e meccanici modificabili che permettono la proiezione,
alterazione e registrazione di immagini stratificate. Val del Omar ambisce a un
cinema espanso, totale: l’oggettività del suono si combina con la stimolazione
dell’inconscio attraverso la diafonia;
la tactilvision restituisce la
dimensione plastica e scultorea delle immagini; le scene strabordano dal campo
visivo e invadono lo spazio-limbo tra proiettore, spettatore e schermo in un
progetto unico e variegato che, come lo stesso cineasta ci ricorda nei suoi
lavori, sin fin.
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