Schakale und Areaber
Svizzera, 2011
11 min.
Regia: Jean-Marie Straub
Interpreti: Barbara Ulrich, Giorgio Passerone, Jubarite
Semaran
A ventisette anni di distanza da Klassenverhältnisse Jean-Marie
Straub ritorna a Kafka con Schakale und Areaber racconto caro al
cineasta non a caso tradotto in francese per il numero 400 dei Cahiers du Cinéma da Danièle Huillet in una traduzione
volutamente non firmata. Il cortometraggio presentato a Locarno nel 2011 interamente
girato nell’appartamento del regista viene introdotto dai Kafka Fragmente di György
Kurtág opera ferocemente sintetica, rigorosa, lucidamente espressiva che pur
facendo ricorso ad un linguaggio astratto, ne attenua l’effetto di
indecifrabilità per l’ascoltatore grazie alla teatralizzazione insita nella sua
scrittura, adatta a esprimere il contenuto angoscioso dei testi. Dissonanza,
esasperazione degli intervalli, giocata su di un’algida irregolarità ritmica così
come in Schakale und Araber la voce
di Straub interviene quasi a
coincidere col taglio netto e col nero veemente che interpretano magistralmente
l’irrappresentabile inclemenza della poetica kafkiana.
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