venerdì 21 marzo 2014

Brillianty. Pokhischenie


Brillianty. Pokhischenie aka Diamonds. Theft
Russia, 2011
26 min.
Regia: Rustam Khamdamov
Sceneggiatura: Rustam Khamdamov
Fotografia: Sergey Mokritskyi
Scenografia: Dmitry Alekseev
Costumi: Nadezhda Vasilieva
Interpreti: Diana Vishnjòva, Renata Livtinova, Dmitry Mulyar


Curioso il destino di Rustam Khamdamov, mentre come pittore nel 2003 è stato il primo russo ancora in vita ad aver avuto l’onore di aver visto i propri quadri acquistati per una collezione dell’Ermitage, altra sorte gli è toccata come cineasta. Il suo film d’esordio, mentre era ancora studente del prestigioso VGIK di Mosca, V gorakh moyo serdtse del 1967 ricevette una notevole accoglienza sia in patria che all’estero, ma il negativo del film in seguito andò perduto. Nechayannye radosti del 1972 venne bloccato dalla censura e fu praticamente rigirato quattro anni più tardi da Nikita Mikhalkov col titolo di Raba lyubvi. Anna Karamazoff del 1991 con Jeanne Moreau, venne presentato a Cannes e subito dopo bloccato dal produttore francese. Dopo una pausa di quattordici anni presentò a Venezia il suo film-concerto Vokaldy paralelder il quale ottenne una fredda accoglienza e per il quale si parlò di pellicola respingente.



Brillianty. Pokhischenie segna il ritorno di Khamdamov al cinema delle origini, un prezioso omaggio al futurismo russo con una favola in bianco e nero dove una ballerina, interpretata dalla celebre ballerina del Teatro Mariinskij Diana Vishnjòva, ruba una spilla di diamanti per donarla a un'altra ballerina. La ragazza viene inseguita da una sfera nera, ma, in un gioco di piroette, simili alle mille sfaccettature splendenti di un diamante, questa riesce a fuggire e, grazie all’iuto di una radio dalle proprietà miracolose, giungere in un luogo indefinito caratterizzato da una modernità glaciale da installazione contemporanea.





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