sabato 14 giugno 2014

Posetitel Muzeya


Russia, Germania, Svizzera 1989
136 min.
Regia di Konstantin Lopushansky
Sceneggiatura di Konstantin Lopushansky
Musica: Viktor Kisin, Alfred Shnitke
Cast: Viktor Mikhajlov, Irina Rakshina, Vera Majorova, Vadim Lobanov, Aleksandr Rasinsky, Iosif Ryklin, Vladimir Firsov


In un futuro oscuro e post-apocalittico, l'umanità sopravvissuta allo scioglimento dei ghiacci polari vive divisa in due comunità nettamente distinte. Una di queste, i degenerati, sono una massa di poveri mutanti confinati in delle riserve. Un uomo in viaggio per visitare le rovine di un museo sommerso è lo spaventato testimone, prima, e il generoso portavoce, poi, delle loro rivendicazioni.


 
Konstantin Lopushansky, discepolo di Andrei Tarkovskij - ha lavorato come assistente in Stalker - non vuole risparmiarci la visione delle piaghe del mondo; Posetitel muzeya è un inno al disfacimento e al degrado, una lenta, inesorabile carrellata sulle rovine e gli scarti dell’Uomo. Non c’è qui nessuna misteriosa entità estranea ad aver lasciato la propria spazzatura, la Zona di Lopushansky – il Museo – è un luogo sommerso dall’acqua (l’elemento tarkovskiano per antonomasia), raggiungibile solo una volta l’anno con la bassa marea, cui nessuno sembra avere il potere o la forza di avvicinarsi. Spazio finalmente sgombro dall’Uomo e per questo sacro, in quanto riservato al Dio, sepolto dall’acqua e dalla terra, ed è al ritirarsi della prima e al riemergere della seconda che il viaggio del messia monco potrà cominciare.





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