martedì 1 luglio 2014

A zona


Portogallo, 2008
95 min.
Scritto e diretto da Sandro Aguilar
Fotografia: Paulo Ares
Cast: Isabel Abreu, António Pedroso, Cátia Afonso, Tiago Barbosa, Guilherme Pina Cabral, Nuno Bernardo, Manuel Mesquita


È un cinema che osserva da vicino, fino al bianco sporco delle pupille, quello del portoghese Sandro Aguilar; il regista portoghese racconta praticamente solo attraverso le immagini la storia di tre persone che si trovano a dover affrontare il dolore della perdita di una persona cara: un uomo, Rui, assiste al lento spegnersi del padre, Luisa è alle prese con la morte del marito proprio mentre partorisce e un'altra donna vede sparire il proprio marito senza più trovarlo.



 
Le tre vite sono ispezionate, analizzate nei loro piccoli gesti quotidiani fino a far risaltare il vuoto, l’inconsistenza degli spazi attorno ai loro movimenti. La macchina da presa di Aguilar con la sua mobilità lascia tutto in sospeso: le storie si confondono con i loro flashback con un passaggio talmente lieve che sembra quasi un fiorire spontaneo di momenti e alla fine non si è più sicuri se siano gli oggetti a svuotarsi del loro valore o addirittura le persone stesse. Con la morte il valore che circondava gli spazi si muta, è quasi consumato dai personaggi stessi, così come si consumano le sigarette sparse in ogni scena – e l’immagine in cui si vedono le cicche in piedi, ormai quasi del tutto bruciate, è forse il riassunto di tutto il film.
Tratto da sentieriselvaggi.it






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