giovedì 10 luglio 2014

Estorvo


Brasile, 2000
95 min.
Regia: Ruy Guerra
Sceneggiatura: Ruy Guerra dall’omonimo romanzo di Chico Buarque
Fotografia: Marcelo Durst
Musica: Egberto Gismonti
Cast: Jorge Perrugoría, Bianca Byington, Leonor Arocha, Tonico Oliveira, Xando Graça, Susana Ribeiro, Ataíde Arcoverde, Aurora Basnuevo, Cândido Damm, Manuel Romero, José Antônio Rodriguez, Verônica Lynn


Estorvo è la cronaca di una paranoia. La racconta in prima persona, con la precisione oggettiva e la capacità elencatoria dei folli il protagonista di cui, a poco a poco, scopriremo attraverso un tormentoso vagabondaggio una discreta parte della sua esistenza.
In un breve e vorticoso giro di ore, di notti, di giorni, da quando, come un allarme, un misterioso visitatore suona il campanello che innesca la paranoia e il senso di persecuzione, la peregrinazione del protagonista lo condurrà in una serie di contatti con le persone care dettati unicamente da un grossolano istinto di sopravvivenza, piuttosto che dagli affetti veri e propri.



Il protagonista si sposta in un mondo privo di senso morale, malato; la città dove la storia è ambientata, e che potrebbe essere Rio de Janeiro così come qualsiasi altra metropoli degradata, si specchia con esattezza nel personaggio principale e nell’onirica sfilata di maschere chiamate a far da cassa di risonanza del deterioramento: bambini senza più innocenza, un vecchio maniaco, soggetti da cronaca nera, gente del bel mondo e senza scrupoli. L'autore evita di prendere partito pro o contro il personaggio, non lo ammanta né di fascino né lo deplora, ma si limita a fargli percorrere un certo cammino come a volte fanno i bambini pungolando una formica o uno scarafaggio.






Nessun commento:

Posta un commento