martedì 25 febbraio 2014

Pus


Pus aka Haze
Turchia/Grecia, 2010
109 min.
Scritto e diretto da Tayfun Pirselimoglu
Fotografia: Ercan Ozkan
Cast: Mehmet Avci, Birol Engeler, Serkan Keskin, Ruhi Sari, Nurcan Ulger, Bahar Yanilmaz


Resat è un giovane solitario e introverso al limite dell’autismo che lavora in un garage adibito a bottega dove si producono DVD pirata, vive una ripetitiva e grigia quotidianità dove l’unica interazione col mondo che lo circonda è rappresentata da piccoli furti, sottrazioni cui lo sguardo perso nel vuoto del protagonista non sembra dare la minima importanza, ma che inspiegabilmente lo coinvolgerà nel momento in cui riuscirà a mettere le mani su di un pacchetto lasciato nella bottega dove lavora da un discusso figuro di nome Celal amico del suo capo. All’interno ci sono una pistola e una fotografia con un indirizzo cui dare un senso.



Più che dell’appropriazione dell’identità altrui o un illogico gioco di ruoli il cineasta turco, come negli altri due film della trilogia Sac e Riza, posa il suo sguardo gelante su corpi disabitati, incoerenti, praticamente muti – buffo considerato che Pirselimoglu oltre che regista è anche scrittore con ben quattro romanzi all’attivo - smarriti nella ripetitività apparentemente dissennata delle circostanze, uno scenario edulcorato dal retrogusto surreale di alcune sequenze ma che non ammette alcuna via d’uscita.




Nessun commento:

Posta un commento