Austria/Lussemburgo, 1988
7 min.
Scritto e diretto da Bady Minck & Stefan Stratil
Lo sguardo di Bady Minck gioca e si sviluppa sulla
rimembranza, su di un’ostica distanza che permette agli eventi del passato d’emergere
con garbo dalle loro ombre, lo stesso sguardo che ha permesso all’autrice austro-lussemburghese
di palesare con Am Anfang war der Blick
del 2003 la rimozione del passato nazista da parte del popolo austriaco com’ella
stessa ha dichiarato in un’intervista: In
quanto lussemburghese, il mio è uno sguardo dall'esterno. Ho indagato sul
nazismo cercando di mettere in evidenza la rimozione del passato operata dagli
austriaci. La maggior parte di loro si sente vittima di un'occupazione e non
prende in minima considerazione il fatto che vi sia stata una vera e propria
complicità politica. Tengo a specificare, però, che il film vuole dare lo
spunto per una riflessione seria e approfondita e che non è mia intenzione
esprimere alcun atto d'accusa.
Per Der Mensch mit den modernen Nerven, cortometraggio girato nel 1988
assieme a Stefan Stratil l’incompreso
passato si svela in un plastico realizzato prendendo spunto da alcuni schizzi dell'architetto
viennese Adolf Loos – altro austriaco
scomodo - per il progetto del municipio di Città
del Messico. Il modello ispirato dalla disposizione a gradoni delle
piramidi azteche non prende solo forma nella messa in scena grazie alla tecnica
dello stop motion, ma viene coinvolto in un astratto gioco di forme, geometrie,
luci e ombre, cinema anemico consacrato
alle avanguardie del ‘900; un lavoro sul volume e lo spazio che si sviluppa in
una potente visione cinematografica.
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