lunedì 20 gennaio 2014

Loshad skripka i nemnozhko nervno


Loshad skripka i nemnozhko nervno aka The Horse, the Violin and a little bit nervous
Russia, 1991
27 min.
Scritto e diretto da Irina Efteeva


Loshad skripka i nemnozhko nervno è il debutto di Irina Evteeva uno dei principali talenti dell’animazione russa contemporanea e non solo, ricercatrice presso l'Istituto russo di Storia delle Arti, docente di Cinema e Arti Fotografiche dell’università di San Pietroburgo oltre che regista dei gloriosi Lenfilm Studios. Il cortometraggio è un omaggio a Mayakovskiy sin dal titolo composto dal nome di due sue poesie fino ai versi di Marcia di sinistra che echeggiano nel finale. Il balenare della sua icona è il filo conduttore del film accompagnato dalla vibrazione e dal ritmo dei suoi versi. La Efteeva utilizza la sua tecnica estremamente affascinante: ogni fotogramma della pellicola viene elaborato a mano, sullo schermo prendono vita una serie di conflitti visivi dove si fronteggiano oggetti, astrazioni e ombre. Un mondo dislocato e fatto a pezzi dove l'immobile diviene volubile, in un drammatico crescendo di luminescenze e dissolvenze a formare un unico fremente o meglio un film che piomba all'indietro verso il futuro, sino a re-inventare il Futurismo in una delle definizioni che con maggiore efficacia riesce a delineare questo lavoro.



L’orchestra guardava con indifferenza la viola che si struggeva in lacrime senza parole, senza tempo, e in qualche luogo soltanto uno stupido piatto stridette: “Cos’è?” “Com’è?” Ma quando il bombardone dal muso di rame, sudato, gridò: “Sciocca, piagnucolona, asciugati!” io mi alzai, mi arrampicai barcollando fra le carte di musica e fra i leggii che si piegavano dal capriccio, gridai chissà perché: “Dio mio!”, gettandomi sul collo di legno. “Sapete, viola? Noi siamo estremamente simili: ecco io pure strillo e non so dimostrar nulla!
Viola e un poco nervosamente
Vladimir Vladimirovič Majakovskij





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